La Fortezza Priamar è il Bastione di Savona

di Roberta Boggi

19 lug, 2016

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La fortezza del Priamar di Savona è una imponente struttura che domina il centro cittadino proprio a fianco all’antica Darsena in corrispondenza del porto, sulla collina che porta lo stesso nome, Priamar. La fortezza ha vissuto Savona tutta la storia della città e tutti i cittadini l’hanno sempre vista come punto di riferimento della città.

Storia di Savona e della sua Fortezza

La collina, ospita fin dai tempi più antichi insediamenti da cui la città ha origine. Da sempre questo è il luogo più adatto alla difesa della zona. Pensa che si ha notizia da Tito Livio di un oppidum romano circa duecento anni prima di Cristo! Distrutta dai Longobardi di Rotari, la cittadella torna a essere fortificata e diventa centro strategico nella zona nei secoli IX e X, soprattutto come struttura difensiva dalle scorrerie saracene che a quei tempi sbarcano su molte spiagge liguri.  La città medievale viene costruita attorno al Priamar insieme al Castello di San Giorgio sull’altura più settentrionale.

La Fortezza del Priamar è un fantastico esempio di architettura militare: la  Repubblica di Genova decide di farla costruire nel 1542 su progetto di Giovanni Maria Olgiati quando questa ha il dominio della città dopo l’abbattimento del libero comune e necessita di costituire punti di difesa da possibili attacchi dal mare. Questa fortezza ha un doppio scopo : il primo è quello di  proteggerla da possibili attacchi provenienti dallo stato sabaudo e il secondo  di tenere sotto controllo la città di Savona che nel 1528 i genovesi l’hanno definitivamente sottomessa.  Il bastione, sontuoso ed imponente, prende il nome dalla collina omonima e significa “pietra sul mare” (“pria-à-mar”).

Per far posto ai poderosi bastioni, che valorizzano la posizione strategica del colle, i genovesi distruggono uno dei quartieri più importanti della città bassomedievale che comprendeva tra l’altro, la cattedrale, il palazzo vescovile, il convento domenicano, le dieci chiese delle confraternite, il castello di S. Maria. Documenti storici ci dicono  che la Cattedrale distrutta in quella zona per far posto all’abitazione del Commissario della Cittadella è, a quei tempi, la più bella cattedrale d’Italia: eretta fra l’anno 825 e l’anno 887 sui resti di un precedente tempio pagano, è intitolata dapprima a santa Maria Maggiore e poi a santa Maria di Castello.

Nel XVII secolo costruiscono bastioni progettati dall’ingeniere del re di Spagna Domenico Sirena e nel XVIII secolo fanno costruire i palazzi del commissario e degli ufficiali e quello della Sibilla che ancora oggi viene utilizzato per eventi dal Comune di Savona. Nel 1746 viene aperta una breccia  dai granatieri savoiardi nella cortina dell’Angelo.

La Fortezza vede, nell’arco dei secoli, parecchie trasformazioni e le più importanti avvengono nel 1683-85 e nel corso del XVIII secolo; viene utilizzata in seguito come prigione: viene infatti imprigionato, proprio in una delle sue celle nel 1830-31 Giuseppe Mazzini che qui idea la Giovine Italia.

Nella prima metà del XX secolo la fortezza è utilizzata come dormitorio e deposito militare, e durante la seconda guerra mondiale diventa postazione contraerea e antinavale, rifugio antiaereo e dormitorio per le truppe italo-tedesche.

Oggi la Fortezza si presenta come un incredibile luogo di ritrovo: mostre ed eventi culturali di ogni genere richiamano persone di ogni età! Non solo: la “nostra” Fortezza è un grande giardino dove è possibile vedere persone di ogni età, dai bambini agli anziani, passeggiare e respirare inconsci quell’aria misteriosa e fantastica del passato in cui diventa facile immaginare i suoi personaggi storici, ospiti nelle varie epoche,  sbucare da ogni angolo della Fortezza e contemporanemente godere di un panorame mozzafiato di Savona e del Golfo Ligure dalle sue mura!

Museo Archeologico di Savona

I secoli passati ci regalano resti archeologici di notevole rilevanza: infatti scavi fatti nei secoli passati nella zona che circonda la rocca del Priamar hanno restituito reperti archeologici di epoca romana e bizantina. Il Museo ospita reperti anche del basso e

L’Antica Cattedrale del Priamar

Prima della sua distruzione da parte dei genovesi nel 1542 la Cattedrale si presenta con una facciata romanica, probabilmente a capanna decorata in stile ligure con face marmoree orizzontali bianche e nere  e si affacciava su un sagrato con pavimento marmoreo a quadrati bianche e neri e in cima agli otto gradini ci sono le tre porte principali della Chiesa. All’interno il pavimento è uguale al sagrato e le cappelle sono riccamente decorate con statue marmoree alcune delle quali sono conservate nel Duome di Savona.

Secondo la descrizione dello storico Giordano il sagrato di tale tempio aveva un pavimento marmoreo a quadrati bianchi e neri e in cima ad otto gradini vi erano le tre entrate principali della chiesa. L’antica Cattedrale annette anche un Battistero e un Campanile ed è rivolta verso il golfo Ligure e permette ai fedeli di ammirare il panorama da grandi finestre che, anche nel basso medioevo, è spettacolare! Vi è un coro ligneo intarsiato e non andato perduto: è visitabile ancor oggi nel coro del Duomno di Savona.

Il rammarico dei savonesi di allora è che dopo la distruzione di questa Cattedralei la città rimane senza una Chiesa per parecchio tempo!

Il Priamar nel XXI secolo

Il Priamar, dalla sua rocca, domina tutta la città: ci si accede da una rampa e si arriva in due piazze principali: il Piazzale del Maschio, racchiuso tra palazzi e sede di manifestazioni operistiche e teatrali, e il Piazzale della Sibilla dove sorgono gli scavi della cattedrale e da cui si gode uno splendido panorama sulla città e sul mare.

I oltre ci sono: il Palazzo della Sibilla, il Palazzo del Capitano, Il Palazzo del Commissario, e altri palazzi minoro, strade, giardini pubblici, bastioni e cunicoli, molti dei quali ancora oggi sono segreti o impraticabili (uno di essi portava dalla cima della fortezza sino al porto).

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