Le Pentole di Terracotta di Albissola: le Pignatte

di Roberta Boggi

24 lug, 2015

Arte Ceramica Eventi Notizie

TERRACOTTA PCZ

Fin dal 1800 la tradizione delle pentole in terracotta, cioè le “pignatte”, è vessillo dell’artigianato ceramico. Albissola Marina e Albisola Superiore sono delle rare zone in Italia a grande tradizione ceramica: conosciuta già nel XIX secolo per la produzione di Casseruole, Pignatte, Teglie, Runfò in terracotta.

La Storia delle pentole e la loro tradizione

Già nel Ottocento Albissola è un importante centro di produzione di pentole e stoviglieria e anche a quei tempi viene chiamata terraglia nera. L’argilla è presente nelle cave Albissolesi e del suo entroterra, ma presto si esauriscono, così arriva via mare o per mezzo della ferrovia dalla zona della Costa Azzurra in Francia. La cottura avviene nei forni alimentati a legna, raccolta nei boschi dell’ Appennino Ligure.

Le vernici sono terre colorate macinate e preparate nei mulini del Colore di Ellera, piccolo borgo nell’entroterra albisolese. A quei tempi Albissola è invasa dalle pentole, appoggiate in riva al mare ad essiccare, nei carruggi, e quasi tutta la popolazione è coinvolta in questa lavorazione.
Pensa che ciascuno ha il proprio compito: gli uomini forgiano le stoviglie e i bambini e le donne rifiniscono le Casseruole in terracotta.

Molte foto storiche in bianco e nero mostrano le stoviglie ad asciugare in riva al mare.

I Tornianti e la Forgiatura delle Stoviglie il Viaggio  verso Savona

I maestri che realizzano le pentole sono i tornianti che, con abilità, prendono la “palla” d’argilla e la palleggano sapientemente tra le mani. Il procedimento della palleggiatura è molto importante perchè elimina eventuali bolle d’aria all’interno della “palla”: il torniante ne strappa un pezzo con una mano e lo sbatte fortemente sull’altra dove tiene l’altro pezzo. Questa manovra la ripete molte volte fino a quando la sua esperienza gli dice che bolle non ce ne sono più. Poi posiziona la palla di terra nel centro del tornio e lo inizia a fare girare: qui avviene la precisa centratura, dopo di che comincia la vera e propria forgiatura: il torniante crea un vaso, una ciotola o un piatto.

E’ incredibile come una palla di terra riesca a diventare, in pochi secondi, un oggetto con una forma propria definita. Il torniante con il movimento delle mani e la rotazione del tornio realizza in pochi secondi ciò che è già nella sua mente, e io che lo guardo rimango estasiata tutte le volte! E quando sembra che il lavoro sia terminato, l’abile artigiano ci lavora ancora, rendendolo perfetto!

Da questo momento inizia la parziale essicatura: quando l’oggetto non è ancora completamente asciutto, lo rifinisce nei bordi, nel piede e nella restante superficie. L’ultimo passaggio e quello della spugnatura che serve per aprire i pori della superficie per fare in modo che assorba la cristillana o la maiolica.
Da qui  inizia la prima cottura a quasi 1000°, poi il pezzo viene smaltato con una cristallina che impermeabilizza e sigilla completamente il biscotto. Poi viene cotto per la seconda volta a 940°.

La cosa che ritengo straordinaria è che, anticamente, la vita delle stoviglie si svolge per lo più sulla spiaggia! Infatti venivano messe al sole in riva al mare ad asciugare e, una volta cotte, iniziavano il loro viaggio, proprio dalla spiaggia: infatti non esiste ancora la nuova strada Aurelia, costruita nel 1950, e la strada sterrata che passa sulla collina è troppo tortuosa e difficile da percorrere con i carri, col rischio di rottura delle preziose stoviglie. Allora si sceglie la stada più breve e più facile: quella che viene “naturale” a tutti i liguri, cioè quella del mare. Dalle spiagge partono i “leudi”: piccole imbarcazioni a vela che fanno da spola tra Albissola e Savona e, che una volta giunti al porto, le stoviglie intraprendono il loro lungo viaggio con destinazione in Italia e all’Estero.

Il Design e l’Arte delle “Pignatte”

Le Pignatte hanno forme diverse: dalla tradizionale alta con i manici al tegame con un manico lungo, alle forma più moderne che si adattano agli stile sempre più minimal delle cucine. Ma in tutte le pentole in terracotta trasmettono il calore con cui cuocionoi cibi e che si trasforma in senso di convivialità per cene tradizionali e non. Hanno un design semplice, elegante e armonico: alcuni riconoscono nella pentola alta bombata a due manici una forma femminile che rappresenta l’emblema della cucina più tradizionale.

Molti artisti hanno tratto ispirazione da queste forme trasferendo su loro e sulla loro superficie quel senso più intimo della loro arte reinterpretando un oggetto di quotidiano utilizzo. L’artista infatti, è attratto da ogni forma sempre più originale e stimolante per comunicare la sua arte!  .

 

La Cucina nelle Pentole di Terracotta

I piatti dell’antica tradizione ligure trovano la cottura migliore dentro le pignatte! Grazie alla cottura uniforme, lenta e senza bisogno di grassi vengono scelte per esaltare i sapori della nostra cucina Mediterranea. Per esempio la buridda, le seppie con piselli, la zuppa di pesce, piatti della nostra tradizione, ma anche la cottura di piatti di altre Regioni o Paesi.

Perchè non vieni Albissola a conoscere il mondo della terracotta e delle sue Pignatte? Vieni a scoprire l’offerta per trascorrere un soggiorno nel mondo affascinante dell’artigianato ceramico.

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